Il tempo che credevo perso.

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E sicché sono ritornata qua. Sono passata da qui come si passa da una vecchia casa a vedere che tutto vada bene, soffermandoci a sfogliare magari qualche pagina di libro che troviamo in giro, che fa ricordare di episodi passati ma che ancora magari ci fanno sorridere. E senza saperlo, nello scrivere queste righe, riordino tutte le parole che ancora non sapevo che fossero qua da qualche parte ordinatamente sparse. Perchè come al solito scrivere per me è far nascere dalle dita e vedere fisicamente quello che non ho capito o di cui non ho saputo parlare, è come dare un’altra occasione al tempo che credevo perso.

 

 

 

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2 responses »

  1. Ho scoperto questo blog in maniera casuale, l’ho letto un po’ e trovo le storie molto riflettive. Però allo stesso tempo sono rimasto molto amareggiato: perchè è stato abbandonato?

    • Ciao Luca, grazie mi fa piacere che tu abbia apprezzato quello che ho scritto. Sicuramente tornerò a scrivere, è molto terapeutico per me. Ho fatto una lunga pausa, un po perché sono stata in giro, un pó perché forse non trovo le giuste parole. Grazie per il tuo apprezzamento, a presto. 😊

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