Ciao. Volevo dirti che sono felice che sei di nuovo in giro, perchè so che sei felice. Mi ricordo quando dicevi che l’unica cosa che aspettavi era “partire per il mondo”, guardarlo, girarlo. Conosco questo tipo di felicità perchè anche io trovo una mia pace, serenità ad essere in viaggio, e devo dire che diversi posti li ho guardati attraverso quello che hai guardato tu. Ricordo come se fosse ieri la tua India, la tua emozione che traspariva dalle tue mail, le foto, il tuo reggae, la tua Turchia, la mia troppa voglia di vederti. Io mi sono sempre sentita la persona più felice di questo mondo al pensiero di te e non ho mai capito da dove fosse spuntata all’improvviso tutta questa gioia, come facevi a farmi stare così bene.
Dopo tanto dolore, intravedevo un pò di felicità, ma siccome era troppo troppo bella per essere vera, non mi sono fidata subito.. ho aspettato, ma nonostante fossimo lontani, io ho sempre fatto un passo verso di te, e tu verso di me. Poi, dopo aver avuto il dolore di perdere persone a cui volevo bene, e senza un motivo reale, guardavo te e ti pensavo una persona diversa, in te vedevo qualcosa di vero, che fino a quel momento non avevo trovato in altri. Ti mostravi solo per quello che eri, e io non mi sono fidata all’inizio perchè pensavo che se tu eri davvero cosi come ti mostravi sarebbe stato troppo bello, saresti stato la felicità. Ma è successo che mi è stato fatto del male proprio da persone cui avevo voluto più bene, io nell’amicizia ci credo e quando mi fido di qualcuno, non ho difese e, se vengo colpita, non ho maschere con cui ripararmi. Perchè dovrei sempre stare sulla difensiva nel timore che le persone mi colpiscano alle spalle? Come si può vivere cosi?
Ho fatto l’errore di dire dentro di me, io, per questa dannata volta, di te mi voglio fidare.
E chissà, forse i miei occhi erano troppo sinceri, in qualche modo, anche se non te l ho mai detto, tu hai visto che ero troppo legata a te,
e sei scappato senza dire una parola.
Immagina se al mio posto tu ci fossi stato te. Vedi, nonostante questo, siccome questa faccenda era assurda io non ho cercato di fermarti, ma solamente di farti pensare a quello che era successo e l’unica cosa che sono riuscita a dirti era che, nonostante tutto, speravo che tu fossi felice.
E’ lo stesso mio proposito, è tanto tempo che non ti vedo, ma so che per un pò di tempo hai fatto rima con felicità, risate, fiducia, gioia. Lascerò Bologna a breve ma se è vero che le parole poi con il tempo si dimenticano, quello che resta è quello che è rimasto appiccicato dentro di me..Non sono mai pronta a dire arrivederci, nè alle persone, nè alle città.. vorrei che fosse delicato come un ciao.