Funambola.

“Sei una funambola!” ecco quello che mi dice spesso la gente.

ma come fai a non fermarti mai,non sei mai a casa,non stai un secondo ferma da una parte.
Sono fatta al contrario scusate,son calma quando viaggio e perdo la pace quando sono ferma,abbiate pazienza. 
Sono come un puzzle che cammina.
Questo mondo invece richiede superficialità,distacco, la gente ha paura a guardarsi negli occhi ma non ci mette nulla a voltarti le spalle.
E io in tutto questo caos non a caso se c’è una cosa a cui mi aggrappo ecco si sono il bello che puoi trovare in ogni giorno,quello che puoi fare per gli altri,le piccole felicità di tutti i giorni.
Sono quasi in fondo ad una parte della mia strada e ogni strada,mentre l’attraversi,anche lei ti attraversa.
Li guardo troppo spesso i passi che ho già fatto e le persone che sono ferme negli angoli di questa piccola strada,e anche quelle che hanno preso altre strade, se guardi indietro non vai mai avanti ma è quello che hai dietro di te che fa di te quello che sei adesso.
Li guardo spesso,perchè anche se ci sono cose che non capirò mai, questa strada è bella.
E anche voi che siete sui suoi bordi siete belli.
Se c è una cosa che ho imparato è quella di trovare una mia pace nel muoversi,sempre verso qualcosa, che sia un progetto,una laurea oppure il mondo.
Non fare finta di essere solo quando sei nella tua strada perchè è più facile vivere ognuno in una campana di vetro, il mondo oggi insegna questo, a vivere per sè.
Siamo tutti collegati in qualche modo,solo che ce ne rendiamo conto solo quando ci fa comodo, in realtà non siamo fatti di qualcosa di diverso dal mondo che abbiamo intorno, ma alle volte è più facile stare ognuno nella sua isola fatta di carte.
Nessuno si salva da solo però.
Ho notato la reazione strana della gente quando le dici ” ti voglio bene”, sembra strano eppure qualche volta la gente ha paura.
Di dire ti voglio bene.
E invece con quanta facilità ci si ignora tante volte.

Se ti abbraccio,un giorno, non avere paura.

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